Botti, tra politica e attualità

POGGIBONSI — Si avvicina l'ultima notte dell'anno e con essa, come da tradizione, i fuochi d'artificio o in queste zone meglio dire botti e petardi. Una situazione che tutti gli anni genera polemiche soprattutto in chi ha a cuore le sorti degli amici a quattro zampe che maledicono ogni ultimo dell'anno proprio a causa dei continui spari. “Cari Poggibonsesi, stasera sarà tutto uno sparare botti nella nostra città ed in particolare nel centro storico. Spero di cuore che non succedano danni a persone, cose ed animali: io ho provato a portare la proposta di un'ordinanza comunale in Consiglio, ma la maggioranza ed il nostro Sindaco non hanno voluto sentirci”. A scrivere è Alessandra Ticci, esponente di Forza Italia e consigliere comunale che qualche settimana fa aveva avanzato la proposta di una ordinanza contro l'uso incontrollato di botti nella sera di Capodanno, come fa da qualche anno a questa parte il Comune di San Gimignano che vieta tutto ciò dal 22 dicembre all'Epifania, soprattutto in concomitanza di manifestazioni all'aperto.

“Hanno detto – scrive Ticci in relazione alla risposta data dal Sindaco e dalla Giunta di Poggibonsi in occasione del consiglio comunale - che ci sono già delle leggi in materia e che non c'è bisogno di alcuna ulteriore regolamentazione. Al contrario di San Gimignano e Siena che hanno firmato per i loro rispettivi centri storici, ordinanze atte al divieto, circa l'uso di artifici pirotecnici. Vedete qui non si parla di politica ma di quieto vivere e di tutele atte ad evitare danni a persone, cose ed animali”.

Niente limite ai botti dunque, con il buon senso di chi li utilizza a fare da garante per leggi o eventuali “non” ordinanze.

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