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Attualità giovedì 21 aprile 2016 ore 14:52

Geotermia, c'entra "Tempa Rossa"?

Secondo il Comitato Difensori della Toscana collegamenti tra Boco e il marito dell'ex Ministro Guidi



VALDELSA — E' il Comitato Difensori della Toscana, in una nota, a pubblicare presunti collegamenti derivanti dai fatti di Potenza, balzati alle cronache nelle scorse settimane per il conflitto di interessi dell'ex Ministro Guidi e del cosiddetto filone “Tempa Rossa”.Starebbero emergendo infatti collegamenti relativi ai progetti di ricerca e realizzazione di centrali geotermiche a media entalpia, come sono quelle previste tra Radicondoli e Casole. Una scia di fatti e personaggi che coinvolgerebbe persone molto influenti nel mondo politico nazionale e soprattutto svelerebbero importanti lacune sulla stessa progettualità.

Secondo quanto raccontato dal Comitato ci sarebbe anche uno degli attuali artefici del progetto tra gli implicati nella vicenda e comunque al centro di una serie di intercettazioni: “Stefano Boco, ex-sottosegretario, ex-onorevole, ora presidente della società geotermica Magma Energy Italia (con le collegate ToscoGeo e Graziella Green Power di una nota famiglia di gioiellieri di Arezzo, città da cui proviene anche il deputato PD Marco Donati, di cui si parla nelle intercettazioni) che viene favorito dal signor Gemelli, compagno della Ministra Guidi, per un incontro con la Ministra sul tema di questi impianti. E che dalle intercettazioni risulta darsi molto da fare per trovare vie preferenziali per la campagna speculativa”. Il tutto, sembra, seguendo la logica delle approvazioni burocratiche politiche e dei fondi europei e ministeriali che sarebbero a disposizione per questo tipo di progetti. “Confidiamo che il Governo compia una svolta sana e precisa – concludono dal Comitato - chiuda il pozzo di fango e ripensi totalmente il piano geotermico. Evidentemente sorto per favorire gruppi di amici a danno di cittadini e territori. E che decida una seria programmazione di forme di geotermia veramente efficienti, prive di aspetti speculativi e di malaffare e esenti da rischi per l’incolumità dei cittadini e dell’ambiente”.


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