Galligani (Lega): “Più tutela per i negozi"

L'esponente del Carroccio chiede garanzie per le botteghe dei centri storici. Maggiore controllo degli affitti e più agevolazioni

POGGIBONSI — Riccardo Galligani nella sua campagna elettorale in giro per la provincia di Siena torna a ad affrontare il tema del commercio e dell'importanza delle botteghe storiche. "Quello che mi salta agli occhi è il numero impressionante di esercizi commerciali chiusi nei centri cittadini da via Maestra a Poggibonsi a via Montanini a Siena; di certo frutto di drammatiche scelte individuali che per ora non si sono tramutate in dati presso le Camere di Commercio"

Durante il suo viaggiare tra i centri della Valdelsa, del senese e della Valdichiana, Galligani dichiara di aver notato un grande numero di esercizi commerciali chiusi e una predominanza in generale dei marchi di franchising rispetto alle botteghe storiche.
“Vorrei ribadire l’importanza del commercio di prossimità per la vita dei centri storici in quanto garantiscono il presidio del territorio, generano posti lavoro locali e non remoti, sostengono la qualità della vita delle categorie svantaggiate come gli anziani"

Per questo la nuova Regione dovrà dare un segnale immediato a tutela del commercio e dei centri storici più in generale, finanziando i comuni per la perdita di introiti fiscali fino al 2022 e per liberalizzando l’utilizzo dei parcheggi urbani. Inoltre vanno calmierati gli affitti che continuano a maturare.

Galligani propone per risolvere questo problema: "Una piattaforma digitale pubblica per sostenere l’attività dei centri commerciali naturali, partendo anche da un raccordo diretto fra Associazioni di categoria e Regione per definire, per territori omogenei, progetti di promozione di turismo e commercio affidati a specialisti del settore che si impegnino al raggiungimento di obiettivi a fronte dei progetti."

E' necessario secondo il capolista della Lega un accordo con la Confesercenti necessario per tutelare il commercio e le famiglie che ne hanno fatto una ragione di vita, in particolare quelle che da generazioni portano avanti un'attività commerciale, la cui esistenza deve essere mantenuta perché rappresenta l'identità di un borgo.

La standardizzazione dei marchi e dei brand rende uguali tutti i luoghi, si perde così la diversità commerciale che rende un luogo unico rispetto agli altri.

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